Chi voglia studiare la storia e il presente dell’industria tessile biellese e italiana, del distretto produttivo, dei lavoratori e delle loro diverse forme di organizzazione negli ultimi duecento anni - dalle Società di mutuo soccorso alle Leghe di resistenza al Sindacato confederale -, chi sia interessato a guardare da vicino, da dentro, aziende che esportano tessuti di qualità nel mondo, chi intenda accostarsi alle voci e ai volti degli uomini e delle donne che a queste produzioni apportano da sempre la propria creatività ed esperienza, chi voglia capire la storia sociale di una questa comunità, non può non passare dal Centro di documentazione della Camera del lavoro di Biella.
Il Centro di Documentazione, il cui nucleo centrale e iniziale è l’insieme delle carte prodotte e ricevute dalla Camera del lavoro e dai sindacati di categoria nel corso della loro attività organizzativa, contrattuale e politica complessiva, oggi detiene un considerevole giacimento di documentazione, in special modo tessile, non rintracciabile neanche a livello nazionale; conserva pubblicazioni nazionali e locali e una introvabile raccolta di giornali di fabbrica; dispone di una grande biblioteca e dei preziosi volumi delle ottocentesche Società operaie di mutuo soccorso, a partire quella di Crocemosso; ordina una preziosa fototeca che ci restituisce volti e immagini della nostra storia; ospita un elevato numero di bandiere delle prime leghe operaie, dei partiti della sinistra, della Cgil e dei sindacati di categoria; dispone una raccolta di contratti che parte dagli anni '20. Le testimonianze orali - raccolte su nastro o in audio-video - di dirigenti e attivisti sindacali in gran parte scomparsi, arricchisce l'archivio con il racconto diretto dei protagonisti della vicenda sindacale biellese.
Insieme alle interviste a imprenditori, direttori e presidenti dell'Unione industriale biellese, dirigenti di fabbrica, tecnici, creativi e operai, l'archivio della memoria è una delle sezioni più ricche e inesplorate del Centro.
L'archivio della Camera del Lavoro è tanto più prezioso per ciò che contiene di documentazione di altre fonti: industriali, altre organizzazioni sindacali, associazioni e istituzioni politiche ed economiche, ovvero tutte le istanze della società civilecon le quali il sindacato è entrato in relazione nel corso della sua storia e che, purtroppo, non dispongono più di insiemi organici di documenti che ne raccontino la vita e l’interazione con gli altri soggetti. L'idea, fortemente perseguita fin dall'inizio, di non disperdere un patrimonio storico e testimoniale prezioso, nutriva e nutre l'ambizione di restituire al movimento operaio biellese e al sindacato un ruolo autonomo, riconoscendo alle forze del lavoro una funzione di pari dignità rispetto al mondo delle imprese. L'aver raccolto questi materiali e il continuare a farlo rappresenta un potente antidoto contro i rischi più che mai presenti di una navigazione senza bussole e riferimenti. Offre al territorio una parte essenziale della sua memoria senza la quale non si riesce neanche a guardare al futuro. Il laborioso lavoro di costruzione “in progress” del Centro di Documentazione ne ha fatto oggi una struttura e una voce culturale che dialoga autonomamente e autorevolmente con altri soggetti culturali e istituzionali e restituisce alle lavoratrici e ai lavoratori biellesi, al movimento operaio e allo stesso conflitto di classe il riconoscimento del ruolo giocato nella crescita, nello sviluppo e nelle trasformazioni del nostro distretto. La presenza costante di un prestigioso comitato scientifico all'interno del Centro ha a sua volta consentito di realizzare ricerche, studi, testi scientifici sulla storia del movimento operaio e sindacale biellese.
Le reti di cui fa parte il Centro di documentazione
Osservatorio del Biellese beni culturali e paesaggio >
Ismel, Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell'Impresa e dei Diritti Sociali >
SISLav, Società italiana di storia del lavoro >
Aiph - Associazione Italiana di Public History >
Siti di interesse
Archivio storico CGIL >
Aamod, Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico >
Archivio nazionale cinema impresa >
Il Centro di Documentazione nasce nel 1982, dopo due anni di lavori di primo riordino, come associazione il cui compito statutario è quello di "conservare il patrimonio storico del movimento operaio e sindacale biellese, di promuovere la conoscenza e lo studio del ruolo avuto dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali nella storia recente e passata (...)". Il 29 ottobre 1982 il segretario generale della Cgil Luciano Lama è a Biella per l'inaugurazione del Centro, un evento che ha visto la folla delle grandi occasioni, assiepata sotto il padiglione di un teatro tenda allestito nel vasto piazzale che all'epoca fronteggiava la sede della Camera del lavoro in via La Marmora 4. In occasione del 25° anno di attività l'istituto è stato intitolato al suo fondatore Adriano Massazza Gal, Segretario generale della Camera del lavoro di Biella dal 1961 al 1981 e poi presidente del Centro fino al 1994.
Diversi ordini di motivi erano sottesi alla scelta di costituire una associazione culturale e non un ufficio di servizio della Cgil. In primo luogo la consapevolezza del valore di un’iniziativa culturale ad ampio raggio, non vincolata da rapporti di sudditanza o “organicità” alle politiche del sindacato: la composizione culturalmente pluralista del Comitato scientifico testimonia fin dall’inizio questa convinzione, che è anche un indirizzo di attività; in secondo luogo la associazione ha un marcato ruolo esterno all’organizzazione e già dalla nascita ambisce a diventare uno dei centri di ricerca al servizio di tutto il Biellese; infine un soggetto giuridicamente autonomo può stabilire feconde e durature relazioni istituzionali con gli enti amministrativi preposti alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali.
Il Centro decolla nel 1982 possedendo già un patrimonio cospicuo che ne motiva l'esistenza e nel contempo imprime ad esso un chiaro indirizzo: è l'archivio della Camera del lavoro e dei sindacati di categoria la “dote” che il Centro deve amministrare. L’archivio sindacale è l’insieme delle carte prodotte e ricevute dalla Camera del lavoro e dai sindacati di categoria nel corso dell’attività organizzativa, contrattuale e politica in ambito locale e nazionale: volantini, lettere, carteggi, verbali di riunione, studi, indagini statistiche, ricerche e materiali di altra natura -giornali, libri, opuscoli, tessere, manifesti, fotografie, bandiere . Gli archivi e i fondi non sindacali acquisiti successivamente (di partiti politici, Società di Mutuo soccorso, Cooperative, aziende, persone) hanno arricchito quantitativamente e qualitativamente il patrimonio documentario dell’istituto, concorrendoa disegnare un quadro esauriente della storia del movimento operaio biellese, delle sue organizzazioni sindacali, dei partiti politici ad esse collegati. L’archivio della memoria, ovvero la sezione di storia orale, fa del nostro istituto un unicum nel panorama biellese e piemontese: consiste di registrazioni di interviste e racconti audio e video realizzate professionalmente dagli operatori, ricercatori e collaboratori del Centro. I nuclei più consistenti di questa sezione sono le novanta storie di vita di donne che hanno lavorato nelle fabbriche tessili biellesi tra gli anni ‘30 e gli anni ‘60 e la documentazione filmata realizzata nell’ambito dei progetti “St.Of.Fa. stories of fashion”, Lanifici Rivetti e Pettinatura italiana di Vigliano Il valore dell'archivio è stato sancito nel 1991 e poi nel 1996 dall'attestato, attribuito dalla Soprintendenza ai Beni archivistici del Piemonte, di "archivio di notevole interesse storico", sottoposto alla tutela del Ministero dei Beni culturali. Molte attività di riordino e catalogazione dei fondi documentari, di schedatura del patrimonio bibliografico, di restauro, di digitalizzazione, così come l’acquisizione di arredi e di supporti informatici, sono state realizzate grazie al contributo costante della Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e a sostegni del Ministero dei Beni culturali, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT. L'istituto, la cui personalità giuridica è stata riconosciuta dalla Regione Piemonte, è inserito nella tabella dalle legge 13 (già 49) degli istituti di rilevanza regionale.
L'archivio è stato notificato dalla Soprintendenza ai Beni archivistici del Piemonte, nel 1991 e poi nel 1997, come "archivio di notevole interesse storico". La biblioteca, catalogata in SBN, contiene prevalentemente testi di storia generale e locale, storia del movimento operaio e sindacale, delle dottrine politiche, storia d’Italia, economia. Oltre all'attività ordinaria di riordino e catalogazione, il Centro promuove e produce ricerche e ha al suo attivo oltre venti tra pubblicazioni a stampa e film documentari. Nel panorama nazionale, quello biellese è uno dei più completi archivi sindacali disponibili alla consultazione, unico per quanto riguarda il lavoro in un'area tessile. Il Centro di documentazione della Camera del lavoro è socio fondatore e aderente al Centro rete biellese archivi tessili e moda, socio dell’Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell'Impresa e dei Diritti Sociali, dell’Ecomuseo del Biellese e dell’Osservatorio del biellese
Il Centro di documentazione ha sede a Biella, al terzo e ultimo piano dello stabile della Camera del lavoro, in Via La Marmora 4. L’archivio occupa ad uso esclusivo tre grandi locali per una superficie totale di circa 400 mq. ed altre cinque sale con funzione promiscua di biblioteca e di sala di riunione. La sala A, al terzo piano dello stabile, è la sala della direzione e di consultazione. Essa ospita gli archivi della Camera del lavoro e del Sindacato provinciale dei tessili, con le sezioni della biblioteca “Lavoro economia sindacato”, Locale”, la raccolta dei periodici biellesi e sindacali, il fondo archivistico e bibliografico della famiglia di Rinaldo Rigola.
La sala B. prospiciente alla prima, ospita gli archivi dei sindacati di categoria della Camera del lavoro, i fondi e le collezioni personali, gli archivi di enti, associazioni, aziende che sono stati affidati al Centro. In questa sala sono conservate inoltre le raccolte delle bandiere e dei manifesti.
Le sale C e F, al secondo piano nella sala riunioni e lungo il corridoio,contengono i fondi bibliografici delle sezioni “Partito comunista italiano”, ”storia delle dottrine politiche” e “Storia generale”. Le saletta D, sullo stesso piano, ospita le preziose biblioteche ottocentesche delle Società operaie di mutuo soccorso di Crocemosso, di Cossila e del Favaro.
Chi voglia studiare la storia e il presente dell’industria tessile biellese e italiana, del distretto produttivo, dei lavoratori e delle loro diverse forme di organizzazione negli ultimi duecento anni - dalle Società di mutuo soccorso alle Leghe di resistenza al Sindacato confederale -, chi sia interessato a guardare da vicino, da dentro, aziende che esportano tessuti di qualità nel mondo, chi intenda accostarsi alle voci e ai volti degli uomini e delle donne che a queste produzioni apportano da sempre la propria creatività ed esperienza, chi voglia capire la storia sociale di una questa comunità, non può non passare dal Centro di documentazione della Camera del lavoro di Biella.
Il Centro di Documentazione, il cui nucleo centrale e iniziale è l’insieme delle carte prodotte e ricevute dalla Camera del lavoro e dai sindacati di categoria nel corso della loro attività organizzativa, contrattuale e politica complessiva, oggi detiene un considerevole giacimento di documentazione, in special modo tessile, non rintracciabile neanche a livello nazionale; conserva pubblicazioni nazionali e locali e una introvabile raccolta di giornali di fabbrica; dispone di una grande biblioteca e dei preziosi volumi delle ottocentesche Società operaie di mutuo soccorso, a partire quella di Crocemosso; ordina una preziosa fototeca che ci restituisce volti e immagini della nostra storia; ospita un elevato numero di bandiere delle prime leghe operaie, dei partiti della sinistra, della Cgil e dei sindacati di categoria; dispone una raccolta di contratti che parte dagli anni '20. Le testimonianze orali - raccolte su nastro o in audio-video - di dirigenti e attivisti sindacali in gran parte scomparsi, arricchisce l'archivio con il racconto diretto dei protagonisti della vicenda sindacale biellese.
Insieme alle interviste a imprenditori, direttori e presidenti dell'Unione industriale biellese, dirigenti di fabbrica, tecnici, creativi e operai, l'archivio della memoria è una delle sezioni più ricche e inesplorate del Centro.
L'archivio della Camera del Lavoro è tanto più prezioso per ciò che contiene di documentazione di altre fonti: industriali, altre organizzazioni sindacali, associazioni e istituzioni politiche ed economiche, ovvero tutte le istanze della società civile con le quali il sindacato è entrato in relazione nel corso della sua storia e che, purtroppo, non dispongono più di insiemi organici di documenti che ne raccontino la vita e l’interazione con gli altri soggetti. L'idea, fortemente perseguita fin dall'inizio, di non disperdere un patrimonio storico e testimoniale prezioso, nutriva e nutre l'ambizione di restituire al movimento operaio biellese e al sindacato un ruolo autonomo, riconoscendo alle forze del lavoro una funzione di pari dignità rispetto al mondo delle imprese. L'aver raccolto questi materiali e il continuare a farlo rappresenta un potente antidoto contro i rischi più che mai presenti di una navigazione senza bussole e riferimenti. Offre al territorio una parte essenziale della sua memoria senza la quale non si riesce neanche a guardare al futuro. Il laborioso lavoro di costruzione “in progress” del Centro di Documentazione ne ha fatto oggi una struttura e una voce culturale che dialoga autonomamente e autorevolmente con altri soggetti culturali e istituzionali e restituisce alle lavoratrici e ai lavoratori biellesi, al movimento operaio e allo stesso conflitto di classe il riconoscimento del ruolo giocato nella crescita, nello sviluppo e nelle trasformazioni del nostro distretto. La presenza costante di un prestigioso comitato scientifico all'interno del Centro ha a sua volta consentito di realizzare ricerche, studi, testi scientifici sulla storia del movimento operaio e sindacale biellese.
Le reti di cui fa parte il Centro di documentazione
Centro rete biellese Archivi tessili e moda
Osservatorio del Biellese beni culturali e paesaggio
Ismel, Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell'Impresa e dei Diritti Sociali
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Chi voglia studiare la storia e il presente dell’industria tessile biellese e italiana, del distretto produttivo, dei lavoratori e delle loro diverse forme di organizzazione negli ultimi duecento anni - dalle Società di mutuo soccorso alle Leghe di resistenza al Sindacato confederale -, chi sia interessato a guardare da vicino, da dentro, aziende che esportano tessuti di qualità nel mondo, chi intenda accostarsi alle voci e ai volti degli uomini e delle donne che a queste produzioni apportano da sempre la propria creatività ed esperienza, chi voglia capire la storia sociale di una questa comunità, non può non passare dal Centro di documentazione della Camera del lavoro di Biella.
Il Centro di Documentazione, il cui nucleo centrale e iniziale è l’insieme delle carte prodotte e ricevute dalla Camera del lavoro e dai sindacati di categoria nel corso della loro attività organizzativa, contrattuale e politica complessiva, oggi detiene un considerevole giacimento di documentazione, in special modo tessile, non rintracciabile neanche a livello nazionale; conserva pubblicazioni nazionali e locali e una introvabile raccolta di giornali di fabbrica; dispone di una grande biblioteca e dei preziosi volumi delle ottocentesche Società operaie di mutuo soccorso, a partire quella di Crocemosso; ordina una preziosa fototeca che ci restituisce volti e immagini della nostra storia; ospita un elevato numero di bandiere delle prime leghe operaie, dei partiti della sinistra, della Cgil e dei sindacati di categoria; dispone una raccolta di contratti che parte dagli anni '20. Le testimonianze orali - raccolte su nastro o in audio-video - di dirigenti e attivisti sindacali in gran parte scomparsi, arricchisce l'archivio con il racconto diretto dei protagonisti della vicenda sindacale biellese.
Insieme alle interviste a imprenditori, direttori e presidenti dell'Unione industriale biellese, dirigenti di fabbrica, tecnici, creativi e operai, l'archivio della memoria è una delle sezioni più ricche e inesplorate del Centro.
L'archivio della Camera del Lavoro è tanto più prezioso per ciò che contiene di documentazione di altre fonti: industriali, altre organizzazioni sindacali, associazioni e istituzioni politiche ed economiche, ovvero tutte le istanze della società civile con le quali il sindacato è entrato in relazione nel corso della sua storia e che, purtroppo, non dispongono più di insiemi organici di documenti che ne raccontino la vita e l’interazione con gli altri soggetti. L'idea, fortemente perseguita fin dall'inizio, di non disperdere un patrimonio storico e testimoniale prezioso, nutriva e nutre l'ambizione di restituire al movimento operaio biellese e al sindacato un ruolo autonomo, riconoscendo alle forze del lavoro una funzione di pari dignità rispetto al mondo delle imprese. L'aver raccolto questi materiali e il continuare a farlo rappresenta un potente antidoto contro i rischi più che mai presenti di una navigazione senza bussole e riferimenti. Offre al territorio una parte essenziale della sua memoria senza la quale non si riesce neanche a guardare al futuro. Il laborioso lavoro di costruzione “in progress” del Centro di Documentazione ne ha fatto oggi una struttura e una voce culturale che dialoga autonomamente e autorevolmente con altri soggetti culturali e istituzionali e restituisce alle lavoratrici e ai lavoratori biellesi, al movimento operaio e allo stesso conflitto di classe il riconoscimento del ruolo giocato nella crescita, nello sviluppo e nelle trasformazioni del nostro distretto. La presenza costante di un prestigioso comitato scientifico all'interno del Centro ha a sua volta consentito di realizzare ricerche, studi, testi scientifici sulla storia del movimento operaio e sindacale biellese.
Le reti di cui fa parte il Centro di documentazione
Centro rete biellese Archivi tessili e moda
Osservatorio del Biellese beni culturali e paesaggio
Ismel, Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell'Impresa e dei Diritti Sociali
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